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Vendere su Etsy: tutto quello che c’è da sapere

Scritto da Isabel Senden, Customer Success & Growth Strategist
Aggiornato il
Leggere in 5 minuti

La piattaforma online Etsy è un ottimo modo per i creativi e gli artigiani di guadagnare con le loro creazioni e i prodotti che realizzano. Tuttavia, prima di tutto devi familiarizzare con i requisiti speciali che si applicano al commercio tramite questa piattaforma.

In questo articolo ti forniamo informazioni su chi è autorizzato a vendere su Etsy, se è necessario aprire la partita IVA e dichiarare l’apertura di un’attività e a cosa bisogna prestare dal punto di vista fiscale.

Che cos’è Etsy?

Etsy è una piattaforma americana di e-commerce specializzata nella vendita di prodotti creativi e fatti a mano. È stata lanciata nel 2005 e da allora è diventata sempre più popolare. Ciò che la rende particolarmente interessante per gli artisti e i creativi è la sua attenzione per i prodotti fatti a mano. Qui si possono offrire solo i seguenti prodotti:

  • Prodotti fatti a mano: articoli che sono stati prodotti e/o progettati dagli stessi venditori
  • Articoli vintage: articoli che hanno almeno 20 anni e prodotti originali
  • Strumenti per creativi: ad esempio materiali e strumenti, nonché componenti, ingredienti o materiali utilizzati per la realizzazione di un prodotto o la progettazione di qualcosa di speciale.

Chi può vendere prodotti su Etsy?

In linea di principio, chiunque può registrarsi su Etsy e cominciare a vendere i propri prodotti. Pertanto, la piattaforma non è aperta solo ai liberi professionisti, ma anche ai privati che possono sia acquistare che vendere.

Tuttavia, c’è una piccola ma sottile differenza da tenere presente: se vendi prodotti su Etsy regolarmente e con la chiara intenzione di trarne profitto, la tua verrà considerata un’attività commerciale.

La differenza sta nel fatto se inserisci regolarmente nuovi prodotti specificamente per la vendita su Etsy o se rivendi occasionalmente prodotti creati in precedenza attraverso la piattaforma, come in un mercatino dell’usato. In questo caso puoi effettuare la vendita come privato, mentre se svolgi un’attività continuativa e regolare dovrai registrarti come libero professionista.

Consiglio: vorresti guadagnare con Etsy nel lungo periodo? Allora apri la partita IVA per lavorare con il tuo negozio su questa piattaforma.

Per vendere su Etsy serve la partita IVA?

Vi possono essere varie situazioni quando si vende qualcosa su Etsy. Se vendi qualcosa in qualità di privato solo occasionalmente, non hai bisogno di aprire una partita IVA. Il discorso cambia se svolgi un’attività in maniera continuativa e abituale. Se la tua professione è di tipo intellettuale, quindi rientri nella categoria artista, devi aprire una partita IVA e iscriverti alla gestione separata dell’INPS. Se vendi dei prodotti, verrai considerato un commerciante o un artigiano, quindi oltre ad aprire una partita IVA, dovrai anche iscrivere la tua attività nel Registro delle Imprese. 

Come tutti i liberi professionisti, potrai poi scegliere se aderire al regime forfettario o a quello ordinario, in base ai requisiti nei quali rientri. Quindi non necessariamente per vendere su Etsy serve la partita IVA, ma bisognerà valutare caso per caso e nel dubbio, è sempre meglio rivolgersi a un commercialista.

Cosa si deve considerare quando si apre un negozio su Etsy?

Per iniziare a creare il tuo negozio su Etsy, ti basterà registrarti sulla piattaforma e mettere subito in vendita i primi prodotti. Per semplificarti il lavoro, puoi però prepararti un po’.

Cose da fare prima di registrarsi su Etsy

  1. Ti sei registrato come libero professionista?
  2. Hai aperto la partita IVA?
  3. Hai iscritto la tua attività nel Registro delle Imprese (se necessario)?

Dopo aver chiarito queste questioni fiscali, puoi registrarti su Etsy in modo semplice e veloce e iniziare subito a vendere prodotti.

Quanto costa Etsy?

Vendere prodotti su Etsy comporta alcune spese:

  • Costi di inserzione: attualmente, devi pagare 0,18 € (0,20 USD) per ogni articolo inserito.
  • Costi di transazione: per la vendita viene addebitato un ulteriore 6,5% sul prezzo di vendita.
  • Commissioni di pagamento: se gestisci i pagamenti tramite Etsy Payments, ti verrà addebitato un ulteriore 4% più 0,30 euro.
  • Costi per la pubblicità: con Etsy Ads e Offsite Ads puoi fare pubblicità ai tuoi prodotti. Usufruendo di questa offerta, i costi variano in base al numero di clic e al fatturato annuo.

Hai anche la possibilità di optare per un account in abbonamento, Etsy Plus. Così potrai contare su un supporto aggiuntivo e un credito bonus mensile per l’inserimento di 15 articoli. Riceverai inoltre 4,70 euro al mese per l’utilizzo di Etsy Ads.

N.B.: la valuta di base di Etsy è il dollaro USA, pertanto le tariffe indicate possono variare leggermente a seconda del tasso di cambio del dollaro.

Etsy e le tasse

Gli introiti generati dal tuo negozio Etsy vanno dichiarati ogni anno nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, dovrai preoccuparti dei pagamenti IVA. Dato che sei un libero professionista, le tasse da pagare dipenderanno dal regime a cui hai aderito e dal tuo reddito. Sarai quindi soggetto al pagamento dell’IRPEF e dei contributi. Potrebbero subentrare anche altre tasse locali a seconda della tua residenza e se vendi all’estero, dovrai considerare eventuali imposte doganali o di importazione che variano a seconda del paese di destinazione. 

Alternative a Etsy

Naturalmente, oltre a Etsy esistono altre piattaforme che funzionano in modo molto simile, ma che in genere si concentrano su contenuti leggermente diversi.

Se desideri utilizzare anche altre piattaforme, dai un’occhiata a una delle seguenti opzioni:

  • Redbubble: una piattaforma online per prodotti stampati su richiesta
  • Storenvy: un marketplace con scopi sociali per marchi indipendenti
  • Amazon Handmade: l’alternativa a Etsy di Amazon
  • Vinted: una piattaforma per abbigliamento, giocattoli e altri prodotti di seconda mano

Un altro modo per guadagnare online è quello di utilizzare piattaforme per freelance come Fiverr, Upwork, Twago e simili.

FAQ

Chi può vendere prodotti su Etsy? 

Chiunque può registrarsi su Etsy e iniziare a vendere i propri prodotti, sia come privato che come libero professionista. Tuttavia, se vendi regolarmente con l’intenzione di trarne profitto, la tua attività sarà considerata commerciale e potrebbe essere necessario registrarsi come libero professionista.

È necessario aprire una partita IVA per vendere su Etsy? 

Se vendi prodotti occasionalmente come privato, non è necessario aprire una partita IVA. Se invece svolgi un’attività continuativa e abituale, dovrai aprire una partita IVA. A seconda del tipo di attività (artista, commerciante, artigiano), potrebbero essere richieste anche altre iscrizioni come quella al Registro delle Imprese.

Quali sono i costi associati alla vendita su Etsy?
Vendere su Etsy comporta diversi costi. Per ogni inserzione di un articolo è previsto un costo di 0,18 €. Inoltre, viene addebitato un costo di transazione del 6,5% sul prezzo di vendita e una commissione del 4% più 0,30 € per i pagamenti gestiti tramite Etsy Payments. Se scegli di fare pubblicità ai tuoi prodotti con Etsy Ads e Offsite Ads, i costi varieranno in base al numero di clic e al fatturato annuo.

Cosa si deve considerare dal punto di vista fiscale quando si vende su Etsy? 

Gli introiti generati su Etsy devono essere dichiarati nella dichiarazione dei redditi. Se sei un libero professionista, dovrai pagare tasse come l’IRPEF e altri contributi, oltre a gestire eventuali imposte doganali o di importazione se vendi all’estero.

Esistono alternative a Etsy per vendere prodotti online? 

Sì, esistono altre piattaforme simili a Etsy, come Redbubble (per prodotti stampati su richiesta), Storenvy (per marchi indipendenti), Amazon Handmade (alternativa di Amazon a Etsy), e Vinted (per prodotti di seconda mano). Puoi anche esplorare piattaforme per freelance come Fiverr e Upwork per altre opportunità di guadagno online.

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Isabel Senden, Customer Success & Growth Strategist
Isabel Senden, Customer Success & Growth Strategist

With a background in linguistics, literature and communication, it's needless to say that Isabel has a passion for language. While working at Accountable she is able to use her love for language while at the same time creating a new passion for marketing and customer care.